Kalymnos è, per grandezza, la quarta isola del Dodecanneso.
Il suo suolo è montuoso e tra le alture si formano due fertili vallate dove si sono sviluppati i suoi centri abitati più importanti, Kalymnos o Pothia e Vathì.
Le fortezze, le rovine delle fortificazioni i reperti archeologici e le chiese testimoniano la presenza continua di Kalymnos
nel mondo dell’Egeo. Le sue bellezze naturali – grotte, spiagge stupende e una natura vergine – la rendono un piccolo
paradiso terrestre.
Kalymnos è rinomata come l’isola delle spugne dato che una grande parte degli abitanti si occupa della pesca delle spugne.
Un tempo la captale dell’isola era Choriò, situata ai piedi del castello costruito dai Cavalieri di San Giovanni.
Oggi capoluogo dell’isola è la città di Pothia o Kalymnos, datata intorno al 1850, quando si stabilirono qui gli abitanti di Choriò.
È costruita ad anfiteatro e le sue case dai colori vivaci scendono lungo pendii fino al porto con i caicchi, e i pescherecci.
Sul litorale si trova la chiesa del Cristo o Salvatore con affreschi e icone antiche. La sua iconostasi è opera del famoso scultore Ghiannouli Chalepa.
Altri centri abitati dell’isola sono Vathì, costruito su una fertile vallata, e Metochi, a sudest dell’isola.