È il 1917 un giorno d’agosto, la piccola Winifred Cary, di 11 anni, stava pescando col fratello Douglas su una barca, a pochi metri dalla riva del lago di Ness.
Era una giornata molto calda, tutto a un tratto un vento caldo iniziò a increspare le acque del lago. Winnifred e Douglas non fecero caso al cambio di atmosfera, perché i bambini, si sa, quando sono intenti nelle loro attività, non badano molto a ciò che accade.
Tutto a un tratto, intento a guardare il galleggiante, Douglas alza gli occhi ed ecco una gigantesca gobba, simile a un isolotto galleggiante, emergere dalle onde e dirigersi velocemente verso la barca.
Terrorizzato Douglas cerca di avvisare Winifred, ma le parole restano strozzate in gola. Nonostante la forte paura Winnifred e Douglas si misero a remare disperatamente verso riva. Più si avvicinavano alla riva e più la gobba era grande, pensarono di non farcela, ma per fortuna riuscirono a saltare sulla riva prima che quella, ormai enorme, gobba ribaltasse la barca. Appena toccarono la riva, si voltarono per vedere se quello strano mostro li stesse seguendo, ma, con stupore, videro che la gobba era sparita.
Ancora sconvolti dallo spavento raccontarono piangendo l’accaduto a tutto il paese, ma più raccontavano, più la gente li derideva.
Non riuscirono a trovare una sola persona che li credesse.
È vero, il paese li derise, ma in cuor loro Winnifred e Douglas sapeveno esattamente cose era successo. Capirono solo qualche giorno dopo che anche i popolani li avevano creduti.
La storia, infatti, fece in un lampo il giro della Scozia e arrivò sulle pagine dei giornali di tutto il Regno Unito.
Tutti erano spaventati ad avvicinarsi al lago di Ness, anche i grandi avevano paura. Da quel giorno, infatti, il mostro di Loch Ness fece diverse apparizioni, ma mai nessuno riuscì a immortalare la strana creatura marina.
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