Le zucchine a scapece. Il nome “scapece” deriva dal latino Esca Apicii ovvero Marco Gavio Apicio, gastronomo romano che divenne famoso per le sue particolari preparazioni per i banchetti patrizi dell’età imperiale. A lui dobbiamo il primo trattato di cucina il De re coquinaria, libro riscoperto nel 1400 d.C. e che influenzò la cucina rinascimentale.
Il nome “scapece”, è da molto tempo utilizzato in vari dialetti del sud Italia e indica pietanze insaporite con l’aceto:
2 zucchine
Olio di semi di arachidi per friggere
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
4 cucchiai aceto, io metto il balsamico
2 pizzichi di sale
Iniziare lavando e mondando le zucchine.
Tagliare le zucchine a rondelle spesse 0,5 cm.
Mettere in una padella l’olio di arachidi e mettere sul fuoco.
Quando l’olio è caldo tuffare le zucchine.
Attendere che le zucchine siano ben dorate.
Scolare le zucchine dall’olio con una schiumarola e porle in un recipiente capiente.
Condire le zucchine con sale, 2 spicchi di aglio a pezzetti, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e 4 cucchiai di aceto.
Lasciare che le zucchine a scapece marinino per almeno 2 ore senza mai toccarle.
Trascorse almeno 2 ore, girate le zucchine affinché siano ben irrorate con la marinata.
Buon appetito!!!
Scopri il viaggio nel canale di Corinto in cui il mio papà ha cucinato le zucchine a scapece!
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